Guardare Cagliari dall’alto come un fenicottero è stato un privilegio e di questo sono grata… la permacultura urbana da sempre mi affascina e credo che in un mondo dove la maggior parte della gente vive in città sia doverosa! Il concetto di rifiuto in permacultura non esiste, è una categoria prettamente umana, in natura tutto è nicchia energetica, semmai il disequilibrio degli elementi determina rifiuti nella nostra società, fuori e dentro di noi.
Casteddu, vista dall’alto, è bellissima, insieme al volo dei rondoni, che immagino allenarsi fra un palazzo vecchio e uno decadente, tra una nuova costruzione col gioco di specchi e la Marina che gioca ahimè a fare la guerra… portare un pomodoro cresciuto in un vivaio insieme a un rosmarino resiliente, che arriva dalla montagna, come qua usano chiamare ciò che per me, che sono troppo nordica, le colline, un rosmarino che sa di mirto, appare un gesto politico, nel vero senso di polis, dove in un’agorà aperta a tutti si impara a integrare invece che separare.
Se osservo Ichnusa dall’alto di un aereo penso quanto piccola sia ogni mia azione pensata di rigenerazione di fazzoletti di terra o vasconi di legno sui balconi, ma immagino, che se ognuno di noi si prendesse cura di un pezzo del Noi, allora forse, potremmo coltivare la speranza di un mondo migliore, oltre che legumi, trogu moro o calendula…
Osservo le tamerici sbocciate di lillà, il cisto fiorito , il giunco spinoso, le artemisie così splendenti e vigorose, mentre osservano il cercare cibo del fenicottero, in un perfetto equilibrio fra cielo e acqua, fra terra ed aria e lì, fra i canneti, sento soffiare il vento e immagino che canti, danzi sino ad arrivare a quel terrazzo al quinto piano, dove l’essere umano sfida porzioni di cielo di integrazione fra corvi, gabbiani e rondini…
Il tramonto sulla salvia e la maggiorana mi accompagna a sperare in uno sbocciare resiliente di semi antichi in questa epoca moderna…
Lisa
4Commenti
Lucia Peretti
28 Maggio 2024 at 17:50Permacultura e poesia fusi insieme. Incantevole
Annalisa
28 Maggio 2024 at 18:12Grazie mille Lucia, la permacultura ci guida e la poesia ci culla…in un cammino dove il dondolio si fonde con la direzione…un abbraccio
Roberto Piccolantonio
29 Maggio 2024 at 6:32wow il connubio perfetto, natura, poesia e xchè no anche l’orto su un terrazzo un piccolo spicchio di natura in città
Annalisa
29 Maggio 2024 at 6:40Una città affacciata sul mare e con il naso all’insù…
Grazie della tua presenza