TEMA DEL CORSO DA SERVITORE INSEGNANTE METODO ECOLOGICO SOCIALE DI HUDOLIN PER LE ACAT
C’era una volta un contadino che possedeva un bel pezzo di terra rossa e profumata di bosco, ricoperta di alberi e cespugli. Il contadino desiderava coltivare un orto, cominciò allora a sradicare cespugli, abbattere gli alberi, sino a rendere la terra nuda; zappò, seminò e piantò, fece così mese dopo mese, anno dopo anno; dapprima l’orto era rigoglioso, poi a mano a mano che gli anni passavano e che il contadino sfruttava il più possibile l’orto, la terra perdeva il suo colore e si impoveriva. Il contadino si arrabbiò, mise uno spaventapasseri, convinto che fossero gli uccelli e le lepri a rendere povero il suo orto e più si arrabbiava e abbruttiva, più il suo orto si impoveriva. Divenne terra arsa e sabbiosa. Il ricordo del bosco rigoglioso e profumato di buono era sempre più lontano. Il contadino stava impazzendo. La sua divenne una lotta e più lottava e più si stancava, tutti i suoi sacrifici erano vani. Il vento soffiava forte e la sabbia finì nei suoi occhi, il contadino si sentiva inerme, lottava e si dimenava, sino a quando cadde in ginocchio e pianse. Il capo piegato e le mani chiuse a pugno, il vento burrascoso si fece più forte, ma non aveva più la forza né il desiderio di lottare e si abbandonò. Solo allora le sue braccia furono sospinte in alto dal vento ed i suoi capelli tirati all’indietro, gli abiti resi leggeri. Il suo corpo lì smise di lottare e cominciò a danzare, quasi senza rendersene conto e poi il vento diminuì, il contadino rideva e rideva. Lo spaventapasseri era crollato e gli animali del bosco cominciarono ad avvicinarsi, l’orto era stato ricoperto da mucchi di foglie, raccoltesi lì per la forza del cambiamento del Vento. L’orto era più bello, pensò il contadino, senza steccati, senza filari, ricoperto di foglie ed animali. Ebbe un’ intuizione! Ascoltò il cuore … e cominciò a soffiare semi ovunque, di ogni tipo, in ogni dove, e rideva e danzava.… tutti accorsero, lo credevano impazzito, il contadino accoglieva nel suo orto ogni insetto e metteva vicine verdure diverse, mischiandole, intrecciandole, come in un abbraccio, i fiori di borraggine in mezzo agli zucchini, i pomodori circondati da aglio e cipolle, era tutto un danzare di insetti, coccinelle, api, finocchi piccoli e cavoli enormi, tagete e calendula, l’orto non era mai stato così ricco. Il contadino osservava con amore il suo orto, accarezzava i pomodori e salutava ogni singola pianta, ma come un gentile ospite entrava in punta di piedi. La terra a poco a poco si auto fertilizzò senza l’aiuto del contadino, lasciando stare che l’orto facesse da sé. Il contadino aveva imparato ad ascoltarsi e questo aveva permesso di ascoltare.
4Commenti
Giuseppina
7 Novembre 2022 at 16:12Grazie, bellissima storia♥️😘
Annalisa
7 Novembre 2022 at 19:11Le storie ci permettono di ricordare di più, dare un tocco di colore ai momenti… portare l’immaginifico nella vita che è materica e spirituale al tempo stesso.
Lisa
Carmen Martignoni
24 Gennaio 2023 at 14:05Bella. Brava. Questa storia credo sia molto utile ai ragazzi. Varrebbe la pena divulgarla. Posso mandarla ad insegnanti?
Annalisa
24 Gennaio 2023 at 14:50Certo, che possa essere di suggerimento…